I segnali di rischio
SUICIDIO / il mio amico È a rischio?
Come faccio a sapere se il mio amico è a rischio suicidio?
È complicato distinguere fra persone in depressione e persone che potrebbero tentare un suicidio. Questi fattori possono costituire dei segnali di rischio:
- Il tuo amico ha recentemente subito la perdita di qualcuno (o qualcosa) di prezioso (una persona cara, un animale, il posto di lavoro)?
- Il tuo amico ha avuto un grosso insuccesso (è stato bocciato ad un esame, non ha ricevuto la promozione che si attendeva sul lavoro, ecc.)?
- Il tuo amico ha dovuto affrontare un cambiamento sostanziale delle sue condizioni di vita (pensionamento, cassa integrazione, abbandono della casa da parte dei figli)?
- Il tuo amico ha dovuto affrontare una malattia fisica o mentale?
- Il tuo amico ha già tentato il suicidio?
- Il tuo amico ha avuto episodi di suicidio nella storia della propria famiglia?
- Il tuo amico sta facendo testamento o ha intenzione di sottoscrivere un'assicurazione sulla vita?
Temi che qualcuno voglia commettere un suicidio? Ecco alcuni segnali da non trascurare...
Indizi da osservare
Il mio amico appare spesso:
- Isolato?
- Privo di energie?
- In difficoltà nelle relazioni con gli altri?
- Trasandato nell'aspetto?
- Diverso dal solito, ad esempio insolitamente gentile?
- Incline alle lacrime, che cerca di trattenere a fatica?
- Più irritabile?
- Poco concentrato?
- Molto stanco e provato?
- Inappetente (o con più appetito) del solito?
Inoltre, il mio amico dice spesso:
- di sentire il desiderio di commettere un suicidio? (Non è vero che chi parla di suicidio poi non lo commette).
- di non avere speranza per il futuro, o scopo nella vita?
- di sentirsi un fallito?
- di sentirsi molto solo e isolato?
- di dormire male e, in particolare, di svegliarsi presto?
Cosa posso fare?
SUICIDIO / cosa posso fare?
Parlare di emozioni può fare tutta la differenza nello scegliere se vivere o commettere un suicidio. Se stai cercando di aiutare qualcuno che medita il suicidio, ricordati anzitutto di prendere delle precauzioni per te stesso.
- Chiedi alla persona come si sente e ascolta la sua risposta.
- Incoraggia il tuo amico a chiedere aiuto a persone di cui si fidi.
Ricorda che è difficile essere d'aiuto da soli a chi ha intenzione di commettere un suicidio, quindi:
- incoraggia il tuo amico a cercare un supporto emotivo e a parlare dei propri problemi con qualcuno di cui si fida (amici, familiari, servizi medici o gli stessi Samaritans).
Lutto per un suicidio
SUICIDIO / in lutto per un suicidio
Reazioni ed emozioni per un suicidio
Perdere una persona cara porta una sensazione di intenso dolore e smarrimento. Perdere qualcuno a causa del suicidio suscita spesso reazioni ed emozioni diverse . Il lutto per un suicidio si prolunga nel tempo: lo shock, l'isolamento sociale e il senso di colpa sono spesso devastanti e il fatto che il suicidio è una morte che la persona scomparsa sceglie deliberatamente fa sorgere domande molto dolorose.
Lo shock intenso
Il senso di shock e incredulità che accompagnano una morte per suicidio può essere molto intenso. Un aspetto frequente associato al dolore è quello che porta a rivivere le immagini del suicidio, anche se non si è stati testimoni diretti del suicidio stesso. Trovare il corpo del suicida può procurare un trauma o uno shock intenso. In questo caso, diventa infatti un bisogno naturale rivivere in continuazione le immagini scioccanti e dolorose del suicidio e le sensazioni che queste creano in noi.
Perché?
Il lutto per un suicidio conduce spesso a una lunga ricerca successiva dei motivi che hanno portato a questo suicidio. Molte persone arrivano infine ad accettare il fatto che tali motivi rimarranno per sempre a loro ignoti. Durante la ricerca delle ragioni di un suicidio, i membri di una stessa famiglia possono arrivare a conclusioni molto diverse sul perché un suicidio sia stato commesso, e ciò può causare tensioni, soprattutto nei casi in cui per questo suicidio vengano attribuite colpe.
Si poteva evitare?
È frequentissimo tormentarsi su come il suicidio potesse essere evitato, o la persona amata potesse essere salvata. Tutto appare dolorosamente ovvio con il senno di poi e i "se solo avessi detto o fatto..." si moltiplicano all'infinito. Rivivere gli eventi di un suicidio è un'esigenza naturale e necessaria per affrontare l'accaduto. La ricerca scientifica dice che alcune persone in lutto per un suicidio possono tormentarsi con domande e sensi di colpa molto di più di quanto invece facciano le persone colpite da lutto per altri motivi.
Senso di abbandono/rifiuto
Alcuni si sentono rifiutati o abbandonati da chi ha commesso un suicidio perché questi ha "scelto" di morire.
"Ero arrabbiata per il fatto che a lui non fosse venuto in mente di parlarne con noi. Penso che tutti noi abbiamo provato rabbia, ad un certo punto, e pensi: "Ma come può aver fatto questo proprio a noi?'"
Una sorella il cui fratello si è suicidato.
Timore per la propria sicurezza
La disperazione è una parte naturale nel processo di elaborazione del lutto, ma dopo il suicidio di una persona amata, la sensazione di essere senza speranza può unirsi alla paura per la propria incolumità. Può scattare un processo di identificazione con chi ha commesso il suicidio, e questo può divenire un fattore di rischio per il proprio senso di sicurezza. Si diviene preda di ansie e paure, molto più di chi è in lutto per altri motivi, e si può coltivare la tentazione di commettere, a propria volta, un suicidio.
Attenzione dei media
Quando qualcuno muore per suicidio, la cosa può diventare di interesse pubblico. Le inchieste della magistratura indirizzano l'attenzione sia su chi ha commesso il suicidio, sia su parenti prossimi ed amici del suicida. L'attenzione dei mezzi di comunicazione può essere veramente stressante per parenti ed amici in lutto per un suicidio, specie se i dettagli di questo suicidio vengono riportati in maniera insensibile o inesatta.
Discriminazione sociale e isolamento
L'atteggiamento sociale nei confronti del fenomeno suicidio sta mutando, ma può ancora essere di ostacolo nell'aiutare chi soffre. Il silenzio degli altri sull'argomento suicidio, ad esempio, può accentuare la sensazione di discriminazione, vergogna e 'diversità'. Se gli altri appaiono in imbarazzo, a disagio o trattano l'argomento del suicidio in maniera evasiva, chi è in lutto può sentirsi profondamente isolato. Così, infatti, tutte le opportunità di discutere del suicidio, o di ricordare o celebrare aspetti e qualità della persona amata vengono negate determinando, in certi casi, anche la sensazione di dover proteggere se stessi e la persona che ha commesso il suicidio dal giudizio degli altri.
Una madre, scrivendo a proposito del suicidio del proprio figlio, ha sottolineato il fatto che nessuno ci ha mai detto che cosa dire a qualcuno che ha avuto un suicidio in famiglia: lei sentiva di aver bisogno di ascoltare le stesse cose che vengono dette comunemente a chiunque soffra per la perdita di un proprio caro: "Ti sono davvero vicino nel dolore, c'è qualsiasi cosa che io possa fare? Se hai bisogno di parlarne, saprò ascoltarti e se hai voglia di piangere, la mia spalla è qui".
Riprodotto per gentile concessione del Royal College of Psychiatrists
© 1997 The Royal College of Psychiatrists
da "The Bereavement Information Pack" di Kate Hill, Keith Hawton, Aslog Malmberg e Sue Simkin